venerdì 15 giugno 2012

Radici, di Ariodante Marianni

Non ho radici dove sono nato
né dove vivo né da cui provengo,
madri sabine e padri marchigiani
(“marchesi”, mi uscì detto da bambino,
e mi costò un soprannome beffardo)
con qualche probabile zampino
gotico o longobardo.

Vorrei potermi dire cittadino del mondo,
ma in quel lapsus puerile
c'erano già i confini di questa patria certa,
circoscritta, ristretta
in questa lingua che uso (al punto che sospetto
che la mia lingua sia il mio stesso io,
se con lei penso, con lei sogno e scrivo).

Vorrei sentirmi un semplice abitante terrestre,
come il celeste giorno che scovai
fra le alghe verdi e i ciottoli del fondo
la conchiglia più bella del reame
e godendola tutta mi tuffai
privo di vesti e vincoli di verbi,
animale di pure sensazioni,

di salda essenza e mitiche visioni.

Ario, Le città dell'assenza, piccolo monotipo su carta, 1964
Da Una strana gioia, Manni Editori 2003

martedì 5 giugno 2012

Ariodante Marianni. Breve nota biografica

Ariodante Marianni, poeta e pittore, nacque nel 1922 a Napoli, dove la famiglia si era trasferita per motivi di lavoro del padre. Dopo la morte di quest’ultimo, la madre con i tre figli bambini si trasferì a Roma, sua città d’origine. Ariodante visse dunque per molti anni in ambiente romano; si trasferì in età matura a Bracciano e negli ultimi anni della vita a Borgo Ticino. Qui fu colto da morte improvvisa il 26 marzo 2007. I suoi versi, una selezione dei moltissimi inediti, sono stati raccolti dal poeta in tre volumi Stato d'allerta, poesie 1948-1962 (Manni Ed.), finalista al Premio Viareggio 2002; Una strana gioia, poesie 1982-2002 (Manni Ed.); Un amore senile e altre spezie (Book Ed.), terminato pochi giorni prima della morte ed uscito postumo. Marianni è stato impareggiabile traduttore di poeti moderni inglesi e americani quali Dylan Thomas, W. Auden, W. C. Williams, E. Dickinson, e dell'intera opera poetica di W.B. Yeats. Come pittore ha esposto, con lo pseudonimo di Ario, in mostre personali e collettive in varie città italiane (Roma, Firenze, Livorno, Milano, Bologna, Bari, Borgomanero, Brescia, Omegna, Verbania) ed è presente in diverse collezioni private in Italia e all'estero. La sua attività in questo campo, intensa per circa un ventennio negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, riprese in anni recenti con alcune mostre di monotipi tenute in Piemonte e Lombardia. Marianni è stato, tra l’altro, segretario di Giuseppe Ungaretti ed addetto stampa del Festival dei due mondi di Spoleto negli anni Settanta; ha collaborato a trasmissioni radiofoniche e televisive; ha recitato come attore in pièces teatrali ed in sceneggiati televisivi (tra gli altri: Il giovane Freud, Silvia Plath).
(dal Quaderno del Premio "Antonio Cerruti - Ariodante Marianni", Comune di Borgo Ticino, 2009)