giovedì 29 novembre 2012

l'immaginazione 271 per Ariodante Marianni

l'immaginazione, rivista di letteratura di Manni Editori, diretta da Anna Grazia Doria, pubblica nel numero 271 (settembre-ottobre 2012) due poesie inedite di Ariodante Marianni. Vi offriamo la scansione della pagina e vi invitiamo a conoscere meglio la rivista.
Trovate alcune notizie qui: http://www.mannieditori.it/rivista/limmaginazione


lunedì 5 novembre 2012

Tre poesie per la pace

RESIDUATI BELLICI (1948 – 1952)


I - I nuovi Dei

I nuovi Dei
puntano il dito,
non scendono più
tra gli uomini,
riuniti in una stanza
ci osservano,
fotografati
da 20.000 metri.
Che cos’erano
Nagasaki, Hiroshima?
Un punto nero
su una mappa
per Truman & Co.

II – Negoziati

Uno scoppio, lo scontro
di due colombe in volo
provenienti da opposte direzioni:
una pioggia di penne,
bianche, miste a foglie d’ulivo
(da terra fu seguita attraverso
mirini e radar, le dita impazienti
tamburellanti sui tasti).
Per nulla scoraggiati, i diplomatici
iniziano nuove trattative.
“Altre colombe – ne abbiamo tante –
saranno inviate dalle rampe di lancio”.

III – Finalino

Un rumore
di giornali
strappati,
di vetri infranti
un epilogo gentile
senza squilli
di trombe
o esplosioni
e le carni disciolte
staccarsi,
le cellule libere, unite
in una nuvola unica, alta,
(a forma di fungo?)

 
ARIODANTE MARIANNI
(da Stato d’allerta, Manni Editori 2002)

martedì 23 ottobre 2012

La motivazione del premio internazionale di traduzione "Monselice" 2006, conferito ad Ariodante Marianni per la traduzione dell'opera poetica di Yeats

Dagli "Atti" del premio vol. 36-37, pag. 36 (Il Poligrafo, 2008):

"Giustificherà questa nostra scelta per l’assegnazione del Premio Monselice 2006 ad A
RIODANTE MARIANNI traduttore di Yeats, il referto
del collega anglista Giuseppe Brunetti:

«In venti anni di assidua frequentazione Ariodante Marianni ha tradotto l’intera opera poetica – diciotto raccolte pubblicate nell’arco di un cinquantennio – di Yeats, uno dei maggiori poeti in lingua inglese del Novecento. L’assiduità è anche il metodo che Marianni dichiara di aver seguito: letture e riletture del testo, versione con vaglio di tutti i possibili significati, paziente elaborazione del materiale, rispetto del verso e della strofa. E i risultati si apprezzano nell’aderenza a un andamento ritmico che negli originali va dal grande canto romantico nelle prime raccolte alla dizione incisiva e sapienziale nello Yeats maturo. Una poesia che cattura l’orecchio, quella di Yeats, memorabile, come questi versi sulla vecchiaia di cui il traduttore ha saputo restituire ritmo e partitura fonica:
“Un uomo, quando invecchia, la sua gioia
si fa di giorno in giorno più profonda,
il cuore vuoto alla lunga si colma;
ma ha bisogno di tutta la sua forza
perché la Notte che cresce
gli schiude il suo mistero e la paura”».

Premiati al Monselice 2006, Marianni è al centro


venerdì 15 giugno 2012

Radici, di Ariodante Marianni

Non ho radici dove sono nato
né dove vivo né da cui provengo,
madri sabine e padri marchigiani
(“marchesi”, mi uscì detto da bambino,
e mi costò un soprannome beffardo)
con qualche probabile zampino
gotico o longobardo.

Vorrei potermi dire cittadino del mondo,
ma in quel lapsus puerile
c'erano già i confini di questa patria certa,
circoscritta, ristretta
in questa lingua che uso (al punto che sospetto
che la mia lingua sia il mio stesso io,
se con lei penso, con lei sogno e scrivo).

Vorrei sentirmi un semplice abitante terrestre,
come il celeste giorno che scovai
fra le alghe verdi e i ciottoli del fondo
la conchiglia più bella del reame
e godendola tutta mi tuffai
privo di vesti e vincoli di verbi,
animale di pure sensazioni,

di salda essenza e mitiche visioni.

Ario, Le città dell'assenza, piccolo monotipo su carta, 1964
Da Una strana gioia, Manni Editori 2003

martedì 5 giugno 2012

Ariodante Marianni. Breve nota biografica

Ariodante Marianni, poeta e pittore, nacque nel 1922 a Napoli, dove la famiglia si era trasferita per motivi di lavoro del padre. Dopo la morte di quest’ultimo, la madre con i tre figli bambini si trasferì a Roma, sua città d’origine. Ariodante visse dunque per molti anni in ambiente romano; si trasferì in età matura a Bracciano e negli ultimi anni della vita a Borgo Ticino. Qui fu colto da morte improvvisa il 26 marzo 2007. I suoi versi, una selezione dei moltissimi inediti, sono stati raccolti dal poeta in tre volumi Stato d'allerta, poesie 1948-1962 (Manni Ed.), finalista al Premio Viareggio 2002; Una strana gioia, poesie 1982-2002 (Manni Ed.); Un amore senile e altre spezie (Book Ed.), terminato pochi giorni prima della morte ed uscito postumo. Marianni è stato impareggiabile traduttore di poeti moderni inglesi e americani quali Dylan Thomas, W. Auden, W. C. Williams, E. Dickinson, e dell'intera opera poetica di W.B. Yeats. Come pittore ha esposto, con lo pseudonimo di Ario, in mostre personali e collettive in varie città italiane (Roma, Firenze, Livorno, Milano, Bologna, Bari, Borgomanero, Brescia, Omegna, Verbania) ed è presente in diverse collezioni private in Italia e all'estero. La sua attività in questo campo, intensa per circa un ventennio negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, riprese in anni recenti con alcune mostre di monotipi tenute in Piemonte e Lombardia. Marianni è stato, tra l’altro, segretario di Giuseppe Ungaretti ed addetto stampa del Festival dei due mondi di Spoleto negli anni Settanta; ha collaborato a trasmissioni radiofoniche e televisive; ha recitato come attore in pièces teatrali ed in sceneggiati televisivi (tra gli altri: Il giovane Freud, Silvia Plath).
(dal Quaderno del Premio "Antonio Cerruti - Ariodante Marianni", Comune di Borgo Ticino, 2009)

domenica 13 maggio 2012

Ario. Astrattismo romano degli anni Sessanta


Ario, Incontri , piccolo monotipo su carta, 1966
Nel 1957 Marianni fonda con Enzo Mazza, Luigi De Nardis, Alessandro Dommarco e Manlio Barberito, la rivista Marsia, alla quale collaborarono intellettuali acuti ed indimenticabili quali Bertolucci, Calvino, Giudici, Frassineti, Giuliani, Sereni, Sinisgalli, Solmi, Zanzotto. La rivista, che uscirà fino al 1960 a Roma, per Ariodante è il luogo in cui porre la rifondazione del proprio personale sapere, ma gli anni di quell'esperienza coincidono anche con l'inizio di un periodo di "crisi della parola".  Marianni dunque smette di scrivere, e lo fa per vent'anni, continuando tuttavia ad occuparsi di poesia, particolarmente di poesia anglosassone, traducendo autori come Dylan Thomas, Walt Whitman e altri. Questo è tuttavia un periodo di lavoro intenso e fecondo: dal ’62 al ’75  si occupa attivamente di pittura, assumendo il nome di Ario. Incanala, in questo mezzo artistico, di cui peraltro conosce già le basi, tutto il suo potenziale non espresso verbalmente (ma continua a scrivere, nascostamente, versi e poesie, che terrà solo per sé fino agli anni Ottanta). Attraversa più fasi nella sua pittura e partecipa a mostre personali e collettive in tutta la penisola. E' considerato uno degli esponenti di punta dell'astrattismo romano degli anni Sessanta. Il suo nome si lega naturalmente a quelli di Giulio Turcato, Achille Perilli, Piero Dorazio e di altri artisti famosi che operavano in quegli anni nella capitale.La sua attività pittorica è documentata dall'antologia critica Pagina Picta.Il caso, l'allegoria e la volontà nella pittura di Ariodante Marianni (Comignago 2005, cur. E. Bellini).

venerdì 11 maggio 2012

Ariodante Marianni: Bibliografia relativa alla traduzione e cure di libri

Traduzioni di poesia:

Dylan Thomas, Poesie, a cura di A.M.,  Einaudi, Torino 1965
Dylan Thomas, Poesie, Milano 1970                                                                           
Mueen Bsyso,  Poesie sui vetri delle finestre (traduz. dall’inglese), pubblicaz, a cura
                       dell’Ufficio della Lega degli Stati Arabi in Roma, 1976.         
Dylan Thomas, Poesie inedite, Einaudi, Torino 1980.
W.B. Yeats, La Torre, Rizzoli-BUR, Milano 1984.
W.C. Williams, Immagini da Breughel, Guanda, Milano 1987.
Walt Whitman, Foglie d'erba, Rizzoli-BUR, Milano 1988.
W.B. Yeats, I cigni selvatici a Coole, Rizzoli-BUR, Milano 1989.
Michael Marschall von Bieberstein, Dediche italiane e altri versi, (in collaborazione
                           con  Maria Magnus). Biblioteca Cominiana, Cittadella 1991.
Charles Tomlinson, Sette poesie, Biblioteca Cominiana, Cittadella 1993.
Emily Dickinson, Appendice di 33 poesie al vol. Poesie a cura di Margherita Guidacci,
                          nuova edizione, Tascabili Bompiani, Milano 1995.
Dylan Thomas,  Poesie e Racconti, a cura di A.M. traduzione riveduta e accresciuta
                          delle poesie, Einaudi, Torino 1996 e successive edizioni.
W.B. Yeats, La scala a chiocciola, Rizzoli-BUR, Milano 2000.
W.B. Yeats, L'opera poetica(Collected Poems)  Mondadori , "I meridiani" 2005.

   Ha curato inoltre i seguenti altri libri:

Benedetto Marcello, Il Teatro alla moda, Rizzoli, Milano 1959.
Dylan Thomas, Sotto il bosco di latte, Oscar Mondadori, Milano 1966.
Harry Levin, James Joyce, Il Saggiatore, Milano; volume riproposto in Introduzione
        a Joyce, ne “Iclassici contemporanei stranieri”, Mondadori, Milano 1967.
Raffaello Brignetti, Il gabbiano azzurro, Oscar Mondadori, Milano 1967.
Dylan Thomas, Lettere a Vernon Watkins, Il Saggiatore, Milano 1968.
G.K. Gibran, Il Profeta (traduzione), Rizzoli-BUR, Milano 1993 e successive edizioni.

Buratti, Ritratto di Ario (olio su tavola, coll. privata - Roma)

giovedì 5 aprile 2012

Marianni, traduzione da Oscar Wilde: "La ballata del carcere di Reading" su l'immaginazione

Ariodante Marianni collaborò per qualche anno con l'Istituto Internazionale del Disco, che diffondeva la conoscenza di scrittori classici e contemporanei avvalendosi della collaborazione dei più qualificati intellettuali del tempo (primi anni Sessanta); l'immaginazione di Manni editore ha pubblicato una parte della sua traduzione da Wiilde (maggio 2011). E' in uscita sulla rivista romana Fermenti (primo numero del 2012) un articolo di Eleonora Bellini che approfondisce alcuni aspetti della collaborazione di Marianni con l'Istituto.

domenica 25 marzo 2012

26 marzo 2007 - 26 marzo 2012: due poesie e un ritratto

Due poesie di Ariodante Marianni
 

Occident - Express

Finirà il viaggio, la rumorosa avventura;
non ci saranno più spie nei corridoi della mente;
qualcuno dirà, carezzando il mio guscio
teneramente, "buona notte, dolce principe".

da Stato d'allerta, Manni 2002



Un gallo per Asclepio

Nero, di forte tempra,
la cresta e il collo sgargianti,
l’occhietto vivo, aggressivo.
Torse la testa dal marmo,
lanciò un ultimo grido.

(Dovremmo ricordarcelo quel gallo,
sacrificato al dio)

da Una strana gioia, Manni 2003