lunedì 26 marzo 2018

Un pensiero per Ariodante, di Massimo Scrignòli

Nel ricordo di un incontro veronese, parlando di Roberto Sanesi
(e tuttavia con Eliot, Ungaretti, Dylan Thomas, Yeats …)

E tuttavia

per uscire dal mondo dovremo
intuire
decifrare
tradurre
l’angolo minimo di tempo dove

il pane è una luce verticale.

Si passerà da una porta assente
che si può immaginare dietro
le scale, in basso, all’opposto
del rosso che occupa le ore
per tutto il giorno. Il vecchio guardiano
conosce ogni passo, i lati insidiosi
eppure ripete
“Entrate entrate, poi
scendete sette scalini a destra.
Il luogo della fenice è un triangolo
vi accorgerete subito dove
conviene arrivare dove
non si dovrà andare”.

Si entra nel triangolo
e non si pensa a come uscire
se mai si dovesse tornare, o a fuggire
anche se nessuno dice da che cosa

ma è certo che accadrà
in un’altra parte del giorno.

(da Vista sull’Angelo, 1999)

Marianni alla Fiera dei Piccoli Editori, Castello di Belgioioso 2006
A Monselice per il Premio Internazionale di Traduzione, 11 giugno 2006 (il secondo da destra)