Libro pregevole, dal titolo esplicito, puntuale anche nello specificare che trattasi di poesie di un ottuagenario.
La precisazione diventa decisiva se si pensa che la prima parte del libro è un poema d’amore, cosa rara a trovarsi oggi. In effetti l’aroma speziato a cui allude l’autore, scomparso nel marzo del 2007, fa pensare all’afrore dei sessi, dei corpi appassionati, per una schiettezza, una freschezza stupefacente al cospetto di un amore senile. La tenerezza e la sensualità che emergono dalle poesie vanno ben al di là dei pregiudizi anagrafici e sorprende l’incanto di un giovane stupore: "la vedo così bella, così giovane/che aspetta innamorata/proprio me, proprio me!"
Il libro, nella seconda parte, procede con divertissement, acuta ironia e momenti di intensità poetica, come in Tuscania, componimento dedicato al maestro Ungaretti. Chiude l’opera del traduttore, con tre sonetti di Shakespeare e una poesia di William Carlos Williams.
ARIODANTE MARIANNI: UN AMORE SENILE e altre spezie
Poesia – nota di Alfredo Luzi - Book Editore 2008. In copertina: Ario, Monotipo in rosso, 1967
da PLURABELLE. NOTIZIE DAL LABORATORIO DI POESIA DI MODENA
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numero 17 – estate 2008