domenica 19 gennaio 2014

Fabio De Santis così recensiva "Un amore senile"

 
Libro pregevole, dal titolo esplicito, puntuale anche nello specificare che trattasi di poesie di un ottuagenario.
La precisazione diventa decisiva se si pensa che la prima parte del libro è un poema d’amore, cosa rara a trovarsi oggi. In effetti l’aroma speziato a cui allude l’autore, scomparso nel marzo del 2007, fa pensare all’afrore dei sessi, dei corpi appassionati, per una schiettezza, una freschezza stupefacente al cospetto di un amore senile. La tenerezza e la sensualità che emergono dalle poesie vanno ben al di là dei pregiudizi anagrafici e sorprende l’incanto di un giovane stupore: "la vedo così bella, così giovane/che aspetta innamorata/proprio me, proprio me!"
Il libro, nella seconda parte, procede con divertissement, acuta ironia e momenti di intensità poetica, come in Tuscania, componimento dedicato al maestro Ungaretti. Chiude l’opera del traduttore, con tre sonetti di Shakespeare e una poesia di William Carlos Williams.
 
 
ARIODANTE MARIANNI: UN AMORE SENILE e altre spezie
Poesia – nota di Alfredo Luzi - Book Editore 2008. In copertina: Ario, Monotipo in rosso, 1967
 
da PLURABELLE. NOTIZIE DAL LABORATORIO DI POESIA DI MODENA
aperiodico solo per posta elettronica
numero 17 – estate 2008