Come sarà quest’albero
il prossimo inverno,
quando scadranno i termini e tutta
indurita la terra
allestirà un sontuoso banchetto
per le esequie dei fiori?
Legioni di architetti scaveranno
città sotterranee e la linfa
gelerà nei suoi condotti.
Come saranno
queste conchiglie e queste pinne?
Assurdo piangere
per il tempo che passa (troppo in fretta
per la nostra ingordigia).
Ariodante Marianni, dalle carte inedite Work in progress. La poesia fu poi pubblicata postuma sulla rivista CAPOVERSO n. 26/2012
Ario, Sera di primavera, disegno a gessetti su carta. 1960 |