Il soliloquio dell'insonne
quel credulo appagante almanaccare,
proiezione dei propri desideri
ed esorcismo dell'annientamento,
svapora come il fiato
in un freddo mattino come tenta
di farsi verbo,
come s'incarna in simbolo o metafora,
mosca afferrata al volo
che aperto il palmo e' sparita.
Da Una strana gioia, 2003