Alla collana dei Meridiani si aggiunge con W. B.
Yeats un' altra perla. E questo perché W. B. Yeats è poeta grandissimo, e cura
migliore non poteva darsi della sua poesia. Ottimo è il team di studiosi che
collaborano all' impresa in un rinvio armonioso; sì che l' eccellenza delle
traduzioni di Ariodante
Marianni ravviva la nostra lettura, il commento di Anthony L.
Johnson l' approfondisce, l' introduzione di Piero Boitani la dispone sin dall'
inizio all' ascolto della complessa musica di idee, pensieri e immagini che
portarono il giovane Yeats, bravo fin dall' inizio, alle eccelse vette della
maturità e della vecchiaia, attraverso passaggi e metamorfosi tutti documentati
con precisione locale, e insieme proiettati sullo sfondo poetico e culturale
dei miti e delle influenze, grazie alle quali Yeats diventò il poeta che è. La
guida nel continente Yeats che Boitani ci offre è sicura, e senz' altro la
rafforza la conoscenza che nei commenti e nelle note ci mette a disposizione
Johnson. Ma a niente varrebbe la loro splendida performance, se la lingua di
Yeats non si incarnasse nelle magnifiche traduzioni del traduttore, poeta egli
stesso, Ariodante Marianni.
Introduzione, note, commento, traduzione sono atti diversi, ma tutti al
servizio dello stesso scopo: farci leggere Yeats come va letto. E la traduzione
è in questo un passaggio fondamentale. Anche troppo belle sono queste
traduzioni; tanto che potrebbe venirci la voglia di fermarci all' italiano, la
voglia di non provare lo scacco, la delusione che sempre ci spingono al testo
originale, per trovare lì la parola sorgiva, com' era all' origine. Quando la
traduzione è a questa altezza quasi dimentichiamo che essa è un evento
impossibile, o più semplicemente un tentativo, una tensione che spesso scopre
che la poesia non si traduce, ma si tradisce. E viene da pensare, come
sosteneva un altro grande traduttore di Yeats, Yves Bonnefoy, che la grande
poesia supera la forma in cui nasce.
da Repubblica del 21 novembre 2005 pagina 33 sezione: CULTURA
W. B. Yeats, Opera poetica, Mondadori, I meridiani 2005
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