sabato 16 febbraio 2013

Da "Confiteor", poesia scritta dal poeta nel suo trentesimo compleanno

[...]
Con la testa confusa e il cuore gonfio
di trite notizie (che c'è di nuovo
al mondo? - in Corea si combatte,
una regina è succeduta a un re,
i governi proclamano equilibri
di forze e tornano ad armarsi)
questa mattina mi sono aggirato
per le sale del Palazzo dei Cesari, sul Palatino,
tetre come spelonche di cavernicoli,
e ho camminato a lungo pei vialetti
tra marmi rotti, muri dissepolti,
e tutta la superbia umiliata
che ora serve da sfondo alla foto dei turisti,
tra l'alloro e l'acanto e il finocchio selvatico
(era lo Zefiro, quel venticello odoroso?)
lucertole e sterco disseccato,
pensando al tempo distruttore e alle mire dell'uomo,
a mille altre cose più o meno sublimi,
esaltandomi, ironizzandomi,
prendendo appunti per una stolta abitudine
(ed era un fiore quel miracolo giallo?)
[...]

(16 febbraio 1952, trentesimo compleanno del poeta)

La poesia "Confiteor" fu pubblicata in Poesia in piego (Roma, 1979)  e successivamente nel Quaderno del premio AntonioCerruti - Ariodante Marianni (Borgo Ticino 2009)

Ario, geometrie, 1970

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