venerdì 15 febbraio 2013

Se in tutto questo disordinato stupore


Se in tutto questo disordinato stupore
l’abbaglio proviene dal pensiero
perché il fine che insegue è “verità”
e troppo precisa pretende la risposta,
quali domande daremo al bambino,
quali incertezze e dubbi e negazioni?
L’acqua e la roccia sembrano accaparrarsi
tutta la dialettica dell’essere: la lotta
riporta allo sgabello, ogni apparente vittoria
ripropone la stessa sequenza:
più, più verità, con quel che segue…

Ed ecco, noi riprendiamo il cammino
in mezzo ai ruderi del labirinto, in cerca
di quel centro che non esiste, lungo vie
da gran tempo abolite, guidando il bimbo
per mano: per quell’amore, per quell’amore
che ci consuma, che già sappiamo inutile
sapienza, o forse solo elusiva bellezza.

(da Viaggio in incognito, Biblioteca Cominiana 1988; poi in Stato d’allerta, Manni 2002)

Nessun commento:

Posta un commento